Fra i suoi sogni
Inventami il prato su cui dormirai
ed il tepore dell'estate
al quale t'abbandonerai;
inventami la notte, manto di velluto,
di stelle germogliata: sarà lenzuolo
che tutta nel sonno t'avvolgerà.
Il tempo allora parrà ruscello
che il corso suo ha smarrito,
sentirai stormi di sogni
su acquerellate ali di farfalla
giungere e dopo svanire.
Inventami petali che di rose e di gigli
ti copriranno, inventami culle coi tuoi baci
perché non infligge pena il pianto
ma è pioggia disciolta in un lamento.
Inventami il tuo profumo,
l'acqua e la terra a cui voglio affidarlo.
Inventami le nostre mani,
le profondità indicibili,
e i rumori ed il lieve fruscio
risuoneranno in te.
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