Più dolce è amarti,
d'amarti però. Amarti e basta!
Ho scritto parole impetuose ma gentili,
le ho scritte mentre indossavo
gli abiti del dolore e della più cupa
solitudine, amarezza.
Le scrissi un giorno di pioggia fitta,
un giorno in cui le nuvole erano sole come me;
scrissi quelle parole, e una notte te le avrei regalate
portandotele alla bocca.
Adesso sembrano fiorire i boccioli di marzo,
adesso sembra schiudersi il sogno
a lungo segretamente covato,cullato.
T'ho disegnato illusioni su misura
e mondi rumorosi che non hai neppure ascoltato.
Di nascosto ho colto i tuoi occhi:
come son teneri, quando di fronte allo specchio,
distratta, non mi vedi e di malinconia li riempi.
In essi c'è qualcosa che non mi fa vivere d'altro!
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