Splendono,
folgoranti di gioia
le luci della città.
Tu, invece
sei sola e
assisti inerte
al morir del sole.
Io, guardo i tuoi occhi,
il tuo cuore,
guardo te,
vorrei dirti mille parole,
regalarti dolci albe,
stringerti e consolarti.
Ti osservo:
nervosamente
cerchi te stessa
tra le righe
del tuo diario,
ingenue lacrime
ti rigano il virgulto volto,
fingi e volgi
altrove lo sguardo.
Ti senti una piccola crisalide,
che gelosamente nasconde
una farfalla e,
mentre mi vedi col cuore
pieno di speranza,
l'anima mia sente,
che ti ho smarrita
nella tristezza di un tramonto.
Nessun commento:
Posta un commento