"Ho un segreto che sa di fragole", presentazione dell'opera omnia di Francesco

Il Centro "Le Muse" di Andria presenta "Ho un segreto che sa di fragole", raccolta di poesie del poeta Francesco Di Niccolo. Sabato 26 ottobre, alle 18.30, interverranno:

I coniugi Enrica e Giovanni Carluccio-Attimonelli, che presentaranno l'opera;
Mons. Luigi Renna, rettore del pontificio seminario regionale "PioXI" di Molfetta;
Vito di Chio, docente di filosofia;
Luigi Miscioscia, psicologo e psicoterapeuta;
Enrica Cavallo, direttrice del Centro che sarà moderatrice dell'incontro.  

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La tristezza di un tramonto







Splendono,
folgoranti di gioia
le luci della città.
Tu, invece
sei sola e
assisti inerte
al morir del sole.
Io, guardo i tuoi occhi,
il tuo cuore,
guardo te,
vorrei dirti mille parole,
regalarti dolci albe,
stringerti e consolarti.
Ti osservo:
nervosamente
cerchi te stessa
tra le righe
del tuo diario,
ingenue lacrime
ti rigano il virgulto volto,
fingi e volgi
altrove lo sguardo.
Ti senti una piccola crisalide,
che gelosamente nasconde
una farfalla e,
mentre mi vedi col cuore
pieno di speranza,
l'anima mia sente,
che ti ho smarrita
nella tristezza di un tramonto.


In viaggio


Alle spalle di severe case,
quieto e sereno mare
la mia infelicità
intercetta e placa.
La morte divora
quattro passi alla volta,
e tu, che di tanta vita
sei emblema, piega ai miei occhi
un sospiro di dolcezza...
Scivola cattedratico asfalto,
monumento eretto alle distanze bagnate
dalla nostalgia di catrame.

Delitto al chiaro di vento















Fosco marmoreo slittato
su fanghiglia buia di barche
appena salpate alla volta
della venerabile nube fatua.
Fossi veleno ti direi
di quali complicanze si tentenna
aspettando la povertà d'un bacio;
fossi vento, invece, mi adagerei
sulle tue labbra e ne forgerei
vellutato calco rapendo,
di nascosto, il loro sapore.
E con urlo far scoppiare il cuore,
coprendo i silenzi, gemendo
per le oscure vie disattese
alla ricerca di fondali sepolti.

Fantasia istantanea




Danza il movimento forsennato
in cui le morbide linee sembrano
risplendere di una timida e devastante
sensualità appena fiorita sull'immagine tua
esplosa in sfibrante bellezza.
Ti vedo, ti sento scorrere su velocità
inarrivabili per il mio descrivere,
e così disperdi quei profumi che credevo
perduti una volta per tutte. Potesse venire
il silenzio degli angeli e metterci a tacere
insieme, accanto, in un solo istante!
Musicai il ticchettio amaro
finché non intervenne un battito più possente,
meno musicale, certo, ma rotto e regolare
man mano che la passione divenne
di mio dominio. Caddero i fiocchi
di un furore immaginato domato.

Surreale confessione






Più dolce è amarti,
ancor più dolce è desiderare
d'amarti però. Amarti e basta!
Ho scritto parole impetuose ma gentili,
le ho scritte mentre indossavo
gli abiti del dolore e della più cupa
solitudine, amarezza.
Le scrissi un giorno di pioggia fitta,
un giorno in cui le nuvole erano sole come me;
scrissi quelle parole, e una notte te le avrei regalate
portandotele alla bocca.
Adesso sembrano fiorire i boccioli di marzo,
adesso sembra schiudersi il sogno
a lungo segretamente covato,cullato.
T'ho disegnato illusioni su misura
e mondi rumorosi che non hai neppure ascoltato.
Di nascosto ho colto i tuoi occhi:
come son teneri, quando di fronte allo specchio,
distratta, non mi vedi e di  malinconia li riempi.
In essi c'è qualcosa che non mi fa vivere d'altro!

Eterna donna


Eterna donna,
nei tuoi occhi
affondo le mie radici,
dalle tue labbra
vedo nascere il sole,
e sul tuo viso
leggo ogni verità.
Eterna donna,
osservo il tuo misterioso sorriso;
osservo il fuoco
che ti circonda;
osservo l'acqua
che ti bagna;
osservo la dolce bellezza
del tuo animo,
persa nel profumato
ramo di mimosa.
Eterna donna,
volgi il tuo sguardo,
e fondi i tuoi occhi ai miei
in un'unica melodia
d'amore.

Piccola luna


Discendi su questa mia anima scura,
piccola luna, illuminala con
quei tuoi improvvisi sorrisi, con
quegli occhi grandi, sinceri, curiosi
di sapere se durerà ancora questo
passeggiare allegro e spensierato
in un'età che non busserà al tuo
piccolissimo cuore un'altra volta.
Immagino, già, i giorni in cui farai
soffrire uomini e poeti, e la tua fresca,
acerba bellezza tormenterà le loro notti,
i loro versi che ti renderanno più bella
vestita solo da quelle parole così
lontane........così vere!
Com'è facile la vita a tre anni,
quando ancora non si conosce la
parola amore, e quando non si è scoperta
l'ingannevole illusione del cielo.