Luce d'onde
La solitudine mi spaventa...
Luna rovesciata, sbiadita testimone,
ferma spettatrice, desiderata, sospesa,
battuta dal freddo vento, piena, notturna.
Lenta passeggiata bagnata dal silenzio
che spruzzava parole e terra. Onde di luci
infrante sopra i miei occhi persi nei suoi
ad incendiare questo sensuale rapimento,
negazione e patimento, furibonda estasi.
E calava sui nostri pensieri un'opaca atmosfera,
quasi di fiaba, dove un bacio di Regina
sapeva risvegliarmi Re, così leggera la bocca,
vibrante farfalla muta, ha fecondato l'arido orizzonte
a stento sfiorato da un acquazzone d'argento.
Ametista viva, morbido diamante profumato,
smeraldo di raso, giada di seta,
opale di velluto, rubino sanguigno;
il mio paradiso, nato e cresciuto dall'inferno in petto,
ha sembianze di donna, e fra le sue braccia
si sciolgono le tenebre...
Aggrovigliata all'onirico lampo che tutta l'accende,
pare ergersi rinata dal lago palpitante amarene:
sommersa, fragile, splendida, distesa sotto le mie dita.
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